“L’ascolto è la premessa per fare innovazione anche nel sociale.” Così racconta Chantal Hamende, direttore esecutivo della Fondazione Terna, nell’intervista a Vita, circa la visione e le motivazioni che hanno portato alla nascita della Fondazione.
Fondazione Terna nasce per contribuire a una transizione giusta, equa e inclusiva, in cui la “s” di sociale sia pienamente valorizzata accanto agli obiettivi ambientali.
Le aree di intervento
Agiamo in tre ambiti prioritari per mitigare:
- la povertà assoluta
- la povertà energetica
- la povertà educativa
Lo facciamo in partnership con realtà di riferimento su questi temi attraverso l’ideazione e la realizzazione di progetti in grado di favorire l’istruzione, il contrasto alle disuguaglianze e le pari opportunità di accesso nel mondo del lavoro. Tutto con un focus sul settore energetico, dove possiamo valorizzare le nostre competenze.
Un percorso nato dall’ascolto.
La Fondazione è anche il risultato di un processo di ascolto interno: oltre 900 persone del Gruppo Terna hanno partecipato a un’indagine sul valore dell’impegno sociale. L’84% ha riconosciuto nella Fondazione lo strumento giusto per rafforzarlo.
I primi progetti.
Tra le iniziative già avviate:
- un percorso educativo con Giffoni Innovation Hub per portare l’energia tra i banchi di scuola;
- la creazione di tre Comunità Energetiche Rinnovabili solidali nel sud della Sardegna;
- un progetto di economia circolare con Fody Fabrics, per dare nuova vita al vestiario aziendale inutilizzato e sostenere persone in povertà estrema;
- la mitigazione delle emissioni di CO₂ generate dalle attività della Fondazione, attraverso l’acquisto di carbon credit.
Un impatto misurabile e duraturo.
Adottiamo un approccio metodologico oggettivo, basato sull’ascolto, sull’analisi del contesto e sulla misurabilità dell’impatto. Ogni iniziativa è pensata per generare valore reale e duraturo.
Leggi l’intervista completa su vita.it e scopri di più sui nostri progetti.
